DOLORE AL COLLO E CERVICOBRACHIALGIA: TERAPIA CONSERVATIVA MULTIMODALE



La cervicobrachialgia è un processo patologico caratterizzato da compressione nervosa da parte di materiale erniato dai dischi intervertebrali o da osteofiti( speroni ossei dovuti a degenerazione artrosica). Tale compressione determina tipicamente dolore al collo e/o con irradiazione al braccio, oppure sensazione di intorpidimento, deficit sensitivi e disfunzioni motorie al collo e agli arti superiori.

Dal punto di vista epidemiologico il 14,8% dei pazienti con questa patologia riferisce precedenti traumi o sforzi fisici abnormi e solo nel 21,9% dei casi viene riscontrata una protrusione discale associata alla sintomatologia. Spondiloartrosi e protrusione insieme sarebbero responsabili nel 70% circa della cervicobrachialgia oppure più correttamente radicolopatia cervicale considerato che l'irradiazione del dolore varia in base alla radice nervosa interessata. Spesso il dolore non si irradia al braccio ma rimane limitato al collo e al cingolo della spalla. Alterazioni sensitive o motorie possono essere presenti anche in assenza di un dolore significativo , sintomi spia per accellerare la diagnosi. Il primo esame strumentale da effettuare è la radiografia ma in assenza di eventi traumatici meglio effettuare subito la Risonanza Magnetica.


Il trattamento non chirurgico è efficace nella maggior parte dei pazienti documentato da moltissimi studi e UN APPROCCIO “MULTIMODALE”è tuttavia in grado di alleviare la sintomatologia.

Nei pazienti con dolore acuto l'immobilizzazione con può alleviare la sintomatologia ma non è in grado di modificare l'evoluzione della patologia. Interventi di trazione cervicale allargando il forame intervertebrale possono decomprimere la radice nervosa interessata. L trazione è più efficace dopo che il dolore acuto si è risolto. La terapia farmacologica nello stato acuto è utile forse meno utile nel dolore cronico. Un programma graduale di terapia fisica può essere utile per ripristinare l'ampiezza dei movimenti articolari e le condizioni generali della muscolatura del collo. Nelle prime 6 settimane dopo l'insorgenza del dolore possono essere condotti con cautela esercizi di mobilità articolare e di stretching, associati a tecarterapia e laser di alta potenza; in seguito al miglioramento può essere impostato un programma di progressivo rinforzo muscolare con esercizi isometrici.

Nel trattamento del dolore acuto possono essere prese in considerazione le iniezioni cervicali di corticosteroidi. Vari studi hanno evidenziato un significativo miglioramento della sintomatologia dolorosa. Il paziente invece va indirizzato ad un neurochirurgo e non risponde entro 6 settimane del trattamento e in presenza di una riduzione della forza da deficit neurogeno progressivo, di segni di mielopatia, di instabilità o deformazioni della colonna. 

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